Uva

Si parla tanto di vino, della sua preparazione, della sua conservazione e dei migliori metodi attraverso i quali si possono ottenere dei raffinati prodotti. Ma il lavoro umano, che pure è indispensabile, non è l’unico elemento che contribuisce alla nascita degli ottimi vini italiani. Il vino nasce, come tutti sanno, dalla spremitura dell’uva. L’uva è il frutto che si ricava dalla pianta della vite. In realtà più che un frutto si tratta di un insieme di frutti, un’infruttescenza. Essa di presenta, infatti come un raggruppamento di bacche o acini che formano un grappolo. Il grappolo è costituito da un raspo centrale da cui partono delle ramificazioni, i racimoli a cui sono attaccati gli acini. L’acino è comunemente chiamato chicco, anche se il nome più adeguato sarebbe bacca. Esso è formato dalla buccia, detta cuticola, dalla polpa e i semi. L’uva può essere di colore chiaro e sarà quella utilizzata soprattutto per la produzione di vini bianchi, ... continua

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      prosegui ... , oppure di colore scuro tendenzialmente alla base dei vini rossi. In genere l’uva ha due usi principali. Essa può essere consumata come frutta fresca o secca oppure può essere lavorata al fine di ottenere del vino. Altri usi di questo importante alimento è l’estrazione del succo d’uva dalla polpa e dell’olio di vinaccioli dai semi.

      L’uva nasce dalla vite. La Vitis che appartiene alla famiglia delle Vitacee può essere classificata in due diverse branche: la Muscandia e l’Euvitis. La Vitis Vinifera è in assoluto la più diffusa e la più importante proprio perché dalle sue sottospecie vengono prodotte le migliori uve da vino. Essa è presente nelle sue sottocategorie soprattutto in Europa. Un’altra specie denominata Vitis Labrusca è diffusa principalmente in America e da essa vengono prodotti comuni vini da tavola o viene utilizzata cone parta-innesto per altre specie di viti. La vite è una specie sempre esistita in molte parti del mondo ancor prima che venisse “addomesticata” per la coltivazione. Si pensa che ne esistevano differenti specie che però si sono estinte molti millenni fa. In Europa la vite più diffusa è la Vitis Vinifera di cui soprattutto la sottospecie Vitis Vinifera SIlvestris. La viticoltura nasce nel momento in cui l’uomo ha selezionato le uve che erano più congeniali e adatte a determinati tipi di lavorazione. In questo modo hanno continuato ad esistere alcune categorie, mentre altre sono completamente scomparse.

      La vite ogni anno compie un ciclo che si alterna in due fasi: quella vegetativa e quella riproduttiva. Essa, come tutte le piante, ha bisogno di condizioni fenologiche ben precise. Il terreno più favorevole alla crescita di questa diffusissima pianta deve essere esposto a sud perché la vite ha bisogno di essere irradiata quanto più è possibile dal sole. In questo modo può essere garantita una buona esposizione solare. Ciò non vuol dire che la vite sia sensibile al freddo. Essa, al contrario, è una pianta molto forte che resiste molto bene a temperatura anche molto rigide. Ci sono però, alcune fasi del suo ciclo vitale come quelle del germoglia mento, della fioritura e dell’invaiatura che richiedono delle condizioni termiche più favorevoli. la vite inoltre ha bisogno di una buona piovosità, ma allo stesso tempo è necessario che l’acqua piovana non ristagni sul suolo, è per questo che molti vigneti sono presenti soprattutto sui pendii e meno in pianura. Per quanto riguarda la morfologia del suolo, i terreni più fruttuosi sono senza dubbio quelli di origine alluvionale e vulcanica. L’Italia è un paese fortunato dal punto di vista territoriale e climatico. Esso è, infatti, il maggiore produttore di uva del mondo proprio perché sono presenti, sul suo territorio, tutte le caratteristiche appena citate.L’uva oltre ad essere la componente principale del vino è anche un alimento che vanta numerose proprietà benefiche per l’organismo. Prima di tutto ogni acino d’uva è costituito in gran parte d’acqua, circa il 75% per l’esattezza. Numerosi minerali sono contenuti in poche quantità di questo frutto, dal ferro, al calcio, il fosforo, il magnesio e tanti altri. Sia la polpa che la buccia sono sede di importanti vitamine come la vitamina C, B e in quantità minore anche la vitamina A. in particolare nella buccia è presente il resveratrolo un fenolo che svolge un importante ruolo antitumorale. Una grande quantità di sostanze flavonoidi e acidi fenolici completano il quadro delle proprietà fondamentali dell’uva. In termini pratici, l’uva ha un grande potere diuretico e lassativo, agevola la digestione e riduce il livello del colesterolo cattivo nel sangue. Tra uva a bacca bianca e uva a bacca scura non vi sono grandi differenze in termini nutrizionali tanto che sia l’una che l’altra posseggono la stessa quantità di calorie e le stesse proprietà. Se proprio si vuole individuare una differenza è che l’uva rossa contiene una maggiore quantità di ferro e di flavonoidi. Al di là del suo utilizzo nel settore vinicolo, dunque, l’uva è un alimento fondamentale per la nutrizione e dovrebbe essere consumata periodicamente soprattutto durante la “sua” stagione.