Uva apirene

L'apirenia nell'uva

L'uva apirene è un'uva sfruttata per il consumo fresco da tavola che ha la peculiarità di “soffrire” di apirenia, ovvero di un'assenza di semi all'interno degli acini. Questa peculiarità sembra molto apprezzata dai consumatori, infastiditi dai piccoli vinaccioli, e per questo l'uva apirene, o più comunemente apirena, è il tipo più venduto sul mercato, generalmente nella tipologia bianca. La sua coltivazione si svolge quasi interamente nel sud Italia, in cui la Puglia svolge la parte del leone. L'Apirenia è un evento naturale e non indotto dall'uomo, del tutto innocuo nel consumo umano. Diviene una fisiopatologia quando a soffrirne sono delle varietà che al contrario hanno nel loro patrimonio genetico la produzione di semi. Una patologia che produce lo stesso effetto nell'uva è ad esempio l'acinellatura, che provoca la mancanza di semi a causa di un'eccessiva quantità di zuccheri che non lascia sviluppare gli acini, mantenendoli di piccole dimensioni e quindi inutili sia per il consumo da tavola che per la vinificazione. A volte invece vi è una produzione di semi ma anche in questo caso questi restano di dimensioni molto ridotte. Acinellatura e apirenia si manifestano sempre dopo l'allegagione e possono colpire anche solo una parte del grappolo.
Uva apirene

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L'uva apirena

L'uva apirena è attualmente molto richiesta e ha conquistato fette sempre più consistenti del mercato proprio per la sua mancanza di semi. Anche se a molti questa pretesa di non avere semi nel chicco sembra più un vezzo che una reale necessità, l'uva apirena è di fatto la regina della tavola con le sue diverse varietà. Essa non crea il fastidio di “masticare” i semi insieme alla polpa, e di fatto ha anche cambiato il modo di coltivare l'uva. In passato infatti nessun agricoltore avrebbe favorito questo tipo di coltivazioni in quanto i semi erano essenziali per ripiantare nuovi vigneti, mentre oggi con l'agricoltura moderna, questi sono facilmente reperibili. Inoltre la moderna botanica ha adottato varie tecniche sperimentali per ottenere cloni dai gusti sempre migliori e apprezzati dai consumatori. Comunque sono ancora molti gli agricoltori che vogliono e continuano a coltivare uve produttrici di semi, per difendere le colture tradizionali e non dipendere dai mercati per la loro fornitura.


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Uva apirene: Nuove varietà

Proprio in Puglia, regione in cui si coltiva maggiormente l'uva da tavola rispetto alle altre, le sperimentazioni sono più attive, e le varietà coltivate maggiori. L'ultima nata da i vari incroci è l'Apulia Rose Seedless, ottenuta tutta naturalmente e creata per essere un'autoctona mediterranea a maturazione tardiva. Viene coltivata a tendone, con buone produzioni e acini di grandi dimensioni, attraenti e dal buon gusto.


  • uva apirene L'uva apirene è un'uva da tavola, generalmente bianca, la qualità più venduta, molto coltivata nell'Italia meridionale.
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