Vino rosso siciliano

La Sicilia è l’isola più grande dell’Italia nonché la regione posta più al sud della penisola. Il suo territorio così esteso e soprattutto così ben dislocato geograficamente ha fatto sì che l’isola diventasse oggetto di lunghe battaglie per la sua conquista. Da lì infatti ci si poteva garantire il dominio di buona parte del Mediterraneo e in particolare la gestione dei commerci dello stesso. Questa è la ragione principale per cui nel corso dei secoli si sono alternati nel territorio siciliano diverse dominazione, tutte hanno portato alla Sicilia dei benefici dal punto di vista culturale tanto che ancora oggi si risente fortemente dell’influsso di tutti quei popoli stanziatisi sulla grande isola. Fenici, Greci e Romani e ancora arabi e aragonesi tutti hanno lasciato tracce del loro passaggio sull’isola e soprattutto hanno contribuito a creare la grande tradizione enologica siciliana. La Sicilia è una delle regioni più produttive dal punto di vista viticolo. La regione è specializzata soprattutto nella produzione di vino bianco basta contare che su circa 153 mila ettari di superficie vitata quasi l’ 80% dei vitigni sono a bacca bianca mentre il restante 20% sono a bacca rossa. In un passato non molto remoto, ... continua

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        prosegui ... , l’isola basava la propria produzione più sulla quantità che sulla qualità ed infatti i vini che provenivano da questa terra era impiegati soprattutto per “tagliare” i vini delle altre regione. Ricordiamo che anche la Puglia fino a qualche anno fa basava la propria viticoltura su vini destinati a incrementarne altri. Da ciò deduciamo che probabilmente tutto il sud più estremo ha preso coscienza in ritardo della potenzialità dei propri vini.

        La Sicilia è una terra ricca di vitigni diversi, sia tipicamente siculi che importati da altre regioni italiane o addirittura dall’estero. Tra i vitigni autoctoni più prestigiosi della regione come non ricordare il celebre Nero D’Avola, un vitigno a bacca rossa di dubbia origine ma che è la base di molti vini siciliani. Un altro importante vitigno a bacca rossa è il Catarratto, che vanta origini molto antiche. Proseguiamo l’elenco delle diverse specie di uve rosse con il Malvasia di Lipari tipico vitigno delle isole Eolie. Altre specie a bacca rossa della regione sono il Frappato, il Nerello Cappuccio, mentre tra quelli italiani importanti nell’isola il Trebbiano Toscano, Barbera e il Sangiovese e tanti altri. Tra quelli a bacca bianca ricordiamo citare il Grillo, il Carricante, , il Grecanico il Cataratto, l'Inzolia, lo Zibibbo e i famosi Moscato Bianco e Moscato d'Alessandria. Tra i vitigni stranieri a bacca bianca lo Chardonnay ha trovato in terra siciliana le condizioni più propizie per la sua crescita. La regione è infatti la maggiore produttrice di questo importante vitigno francese. Tra gli stranieri figurano ancora il Sauvignon, il Pinot nero e il Merlot.

        La Sicilia presenta molti vini a marchio DOC e solo uno a marchio DOCG. Quest’ultimo è il Cerasuolo di Vittoria un vino rosso molto interessante. Le DOC a bacca rossa della regione sono il Contea di Sclafani Rosso, il Contessa Entellina, il Delia Nivolelli, l’Eloro, il Faro, l’Etna Rosso, il Marsala, il Menfi Rosso, la Sambuca, il Santa Margherita di Belice e lo Sciacca. Il Cerasuolo di Vittoria è prodotto nella zona dei comuni di Vittoria nella Sicilia sud orientale. Esso nasce da una combinazione di diverse uve siciliane autoctone. In prevalenza viene utilizzato il vitigno Nero D’Avola con l’eventuale aggiunta di Frappato secondo le quntità imposte dal disciplinare di protezione. Questo vino ha ottenuto il riconoscimento DOCG soltanto nel 2005, prima di quest’anno era un vino DOC dal 1973. Il Cerasuolo di Vittoria è prodotti secondo due varianti: il Cerasuolo di Vittoria e il Cerasuolo di Vittoria Classico. la differenza fondamentale tra le due tipologie sta soprattutto nella durata del periodo d’invecchiamento. Il primo ha un periodo di affinamento di soli tre mesi, mentre il secondo di almeno otto mesi. Si tratta di un vino dalle caratteristiche organolettiche davvero inconfondibili. Il colore va dal rosso ciliegia al violetto. L’odore è fruttato e fresco, mentre il sapore è secco e gradevole. Per assaporarne al meglio il gusto deve essere servito con piatti di selvaggina o braciate, ma anche formaggi ben stagionati. La versione classica ha un sapore che denota tracce di tabacco, e prugna secca, dovuti al maggiore periodo d’invecchiamento.

        Tra i vari vini siciliani una nota a parte meritano i vini liquorosi o dolci come il Marsala e il Sambuca. Il Marsala hanno per lungo tempo sposato i gusto degli inglesi, i quali andavano alla ricerca di vini forti. Questo vino infatti può essere posto sullo stesso livello del Porto Portoghese e dello Sherry. Si tratta di un vino realizzato con uve provenienti dai vitigni sia rossi che bianchi che acquistano il gusto tipico del Marsala con l’aggiunta di acquavite di vino per far si che la gradazione alcolica si innalzi nettamente. La Sambuca di Sicilia, invece, è un vino speciale in quanto si tratta di un vino rosso molto forte di cui si hanno diverse versioni. Due prodotti assolutamente esclusivi di questa terra.

        Tra i vari vini siciliani una nota a parte meritano i vini liquorosi o dolci come il Marsala e il Sambuca. Il Marsala hanno per lungo tempo sposato i gusto degli inglesi, i quali andavano alla ricerca di vini forti. Questo vino infatti può essere posto sullo stesso livello del Porto Portoghese e dello Sherry. Si tratta di un vino realizzato con uve provenienti dai vitigni sia rossi che bianchi che acquistano il gusto tipico del Marsala con l’aggiunta di acquavite di vino per far si che la gradazione alcolica si innalzi nettamente. La Sambuca di Sicilia, invece, è un vino speciale in quanto si tratta di un vino rosso molto forte di cui si hanno diverse versioni. Due prodotti assolutamente esclusivi di questa terra.