Le forme di allevamento della vite
Tra le varie forme di allevamento della vite troviamo il sistema casarsa è impiegato, nella maggior parte dei casi, all'interno della regione del Friuli Venezia Giulia, in cui tra l'altro è stato anche creato.
La forma di allevamento Casarsa rappresenta un particolare sistema vegetativo in cui è prevista la vegetazione della vite che sale verso l'alto, invece i frutti sono localizzati nella parte inferiore della pianta.
Stiamo parlando, ad ogni modo, di strutture che risultano piuttosto differenziate le une tra le altre. Il sistema Casarsa è sicuramente molto più facile da applicare in confronto a quello denominato Sylvoz e sicuramente, sotto un profilo pratico, è decisamente più semplice da controllare e costa anche molto di meno.
Tra le varie caratteristiche di questo sistema, troviamo sicuramente il fatto che il fusto della vite, in questa forma di allevamento della vite, può arrivare ad un'altezza compresa tra 1 metro ed un metro e mezzo; c'è sicuramente una densità inferiore in confronto a diversi altri sistemi, la distanza tra le varie file è pari a circa 2,5-3 metri, mentre quella della vite sulla fila è pari a 2-2,8 metri. Tutte le spese che vengono definite di gestione si abbassano drasticamente grazie a questo sistema di coltivazione.
Questa tecnica di allevamento della vite si caratterizza, in primo luogo, per consentire il cambiamento e il miglioramento dello sviluppo dei grappoli e della pianta medesima.
Il guyot è quella particolare tecnica di allevamento che viene utilizzato, in modo particolare, nel momento in cui successivamente si vuole lanciare sul mercato il proprio prodotto. Ad ogni modo, questo sistema di allevamento si dirama in due opzioni, semplice o doppio.
Il guyot semplice consiste nella rimozione della parete fogliare della pianta, tranne del tralcio che si è sviluppato nel corso dell'anno precedente e della sezione più limitata, formata da due o al massimo tre gemme, che viene chiamata con il nome di sperone. Spesso si punta su questa forma di allevamento della vite, nel momento in cui il produttore vuole incrementare la produttività della pianta stessa.
La tecnica del guyot doppio, invece, si caratterizza per una potatura in cui rimangono solo due tralci. La principale differenza in confronto al guyot semplice consiste solamente nel quantitativo di tralci che non vengono eliminati.
Ci sono anche altre versioni di questa tecnica di allevamento della vite, come il guyot capovolto, quello doppio capovolto o quella alla palmetta speronata.
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Tra gli altri sistemi di allevamento della vite, troviamo senza dubbio quello che è stato denominato “Cordone libero mobile”. In questo caso, parliamo di una forma di allevamento della vita, in cui è possibile consentire alle macchine di eseguire ogni tipo di operazione richeista.
Infatti, nella parte più alta dei pali viene collocato un cappuccio mobile e, proprio in quel punto, passa il filo di sostegno che avrà un compito fondamentale per quanto riguarda lo scuotimento verticale nel corso delle operazioni che riguardano la vendemmia.
La vendemmia viene a compimento mediante uno scuotimento che non va a danneggiare in alcun modo la pianta della vite. La forma di allevamento della vite detta a cordone libero mobile presenta diverse caratteristiche in comune con il sistema a cordone libero: la principale differenza tra queste due metodologie consiste nel fatto che il fusto della vite non è diritto, ma pian piano prende la forma di una curva nel sistema a cordone libero mobile.
Sotto un profilo puramente estetico, il tralcio orizzontale cresce in maniera così esponenziale che, nella maggior parte dei casi, passa attraverso l'intero filare.
Ad ogni modo, all'interno della forma di allevamento del cordone libero, non è previsto nessun contatto tra le varie parti meccaniche e le uve, in modo tale da garantire la massima qualità dell'uva.
Inoltre, tra le altre caratteristiche di questo sistema troviamo sicuramente il fatto di poter contenere i costi per un buon 20% in confronto alla tecnica del cordone speronato e permette anche di raggiungere una buona esposizione al sole.
Abbiamo già parlato in precedenza del sistema Sylvoz, che viene impiegato, in modo particolare, in Italia, presso le regioni centro-settentrionali.
Tra le principali caratteristiche del sistema Sylvoz, troviamo indubbiamente il fusto base della pianta che ha la particolarità di prolungarsi con una forma di un cordone, su cui i capi frutto vengono conservati in posizione china e vengono potati in maniera decisamente lunga. Proprio i capi frutto vengono rinnovati anno dopo anno, sfruttando un tralcio che acquisterà, con il passare del tempo, la forma del tralcio di cui ha preso il posto.
Una delle altre forme di allevamento della vite è rappresentata dal cordone speronato, che si caratterizza per la previsione di una particolare tipologia di potatura, che si caratterizza per essere adeguata a tutte quelle viti che si caratterizzano per una fruttificazione su delle gemme che sono localizzate sulla base dei tralci e viene utilizzata sopratutto nel caso in cui le piante abbiano un'ottima fertilità.
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