Vini IGT

L'importanza della provenienza

Una delle domande più frequenti che assalgono l’appassionato di vini, o meglio, colui che sceglie di appassionarsi all’enologia e intende acquistare una bottiglia di vino, è relativa alla provenienza del prodotto. Il rischio di perdersi tra le varie sigle è sempre dietro l’angolo, anche perché da alcuni anni in materia vinicola le leggi italiane hanno fatto passi avanti importanti, introducendo diversi nuovi acronimi. Dalla Doc alla Docg, passando per la IGT e la Dop, una delle ultime arrivate, ci si può perdere nel vortice di lettere poco chiare. Il nostro sito esiste anche (soprattutto) per questo: diffondere una conoscenza fondamentale ma chiara relativa al mondo del vino, ed aiutare chi ama questo prodotto ad apprezzarlo consapevolmente.
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I vini IGT o a Indicazione Geografica Tipica

marchio igt In altre sedi ci siamo già occupati delle etichette Doc e Docg: adesso focalizziamo la nostra attenzione su un acronimo che porremmo un gradino più in basso, poi vedremo perché: la IGT. Tale sigla sta per Indicazione Geografica Tipica e segue le denominazioni dei vini da tavola. Si tratta di un marchio di produzione che certifica la realizzazione di un vino da tavola in una data regione geografica in accordo con un generico disciplinare di produzione. I vini IGT vengono posti un gradino più in basso rispetto ai vini Doc e Docg perché, a differenza di questi, possono anche non portare sull’etichetta l’origine delle uve da cui sono nati. Questo per un motivo molto semplice: i vini da tavola vengono prodotti utilizzando vitigni e uve differenti.

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Vini IGT: Le informazioni necessarie

Oltre all’indicazione del colore e della tipologia del vino, sull’etichetta queste bottiglie possono portare l’annata in cui sono state raccolte le uve, piuttosto che il tipo di uva e i vitigni utilizzati ma, come si evince da quanto detto sopra, il tutto è facoltativo e generico. E’ opportuno sottolineare che sotto la sigla IGT si possono trovare anche vini di altissima qualità, prodotti con ottime uve, solo etichettati con l’acronimo IGT o Vino da tavola, per effetto di precise scelte commerciali, ma è scorretto pensare che tale sigla significhi automaticamente “vino di qualità inferiore”: non è così. Molto spesso, per la varietà dei vitigni utilizzati e per il loro gran numero, i vini da tavola non possono rientrare nella categoria dei vini di qualità, ma è solamente per questo. Una curiosità per i bevitori che amano viaggiare: in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano, la sigla IGT o Vino da Tavola viene sostituita rispettivamente dalle denominazioni “Vin de pays” e “Landwein”.



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