Vini doc

Le caratteristiche di un vino doc

Spesso non si presta neppure abbastanza attenzione da rendersene conto, ma ci sono decine e decine di modi di dire, sigle, termini ed acronimi afferenti principalmente alla sfera dell’enologia e della viticoltura, che con il passare del tempo sono divenuti frequenti ed usuali anche in altri campi. E’ il caso di proverbi quali “nella botte piccola c’è il vino buono”, con cui si afferma metaforicamente che le persone piccole nel corpo sono ricche dentro. Oppure, più semplicemente, ci si serve della sigla DOC per enfatizzare l’autenticità di una passione o della provenienza. Italiano doc, milanista doc, e così via. In ambito vinicolo, questa sigla ha un significato ben preciso e di grandissimo rilievo. Come tutti sapranno, indica una Denominazione di Origine controllata, ma la domanda più interessante è relativa al significato pratico: quali sono, in altre parole, le caratteristiche di un vino doc?
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vini doc

Un vino doc viene innanzitutto prodotti in quantità prestabilite ed entro questi limiti numerici. Per quanto riguarda l’uva da utilizzare, deve essere coltivata rigorosamente entro i confini di vigneti iscritti ad un albo ben determinato. Contrariamente a quanto si possa pensare, i vini doc sono sicuramente quelli più importanti dal punto di vista del disciplinare: le regole che ne determinano la produzione sono severe, precise e numerose. Ogni vino doc ha un suo specifico disciplinare, ovverosia un insieme di regole e leggi che ne determinano la qualità, le caratteristiche agronomiche e colturali, e così via. Dal disciplinare dipende praticamente l’intero bagaglio delle proprietà del vino. Ogni regione può proporre una Denominazione di Origine controllata, per mezzo di un preciso consorzio di tutela, che fa riferimento ad una commissione di esperti operante in seno al Ministero delle Politiche agricole. Si tratta di una commissione di esperti che corrisponde al Comitato Nazionale Vini. Tali esperti valutano la domanda e le caratteristiche del prodotto prima di sancire l’attività di una DOC.

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Vini doc: I "Doc" più famosi

Il percorso relativo all’introduzione di una Denominazione di Origine controllata, è comunque piuttosto impegnativo. Prima di essere messo in commercio, infatti, un vino doc viene sottoposto ad un esame volto alla valutazione delle caratteristiche organolettiche, tramite un esame chimico-fisico. Superato quest’ultimo step, si può parlare di vino doc, ma sempre relativamente ad un’area geografica precisa. Caratteristiche peculiare delle bottiglie di vino doc è la presenza della zona di produzione: si parla, infatti, di Colli Piacentini Doc, Sangiovese DOC, Ischia DOC e così via…



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