Uva Prosecco

L'uva Prosecco

Il vitigno Prosecco, oggi chiamato Glera dalla nuova normativa per distinguerlo dal famoso vino spumante, è una vita a maturazione tardiva la cui origine è ancora incerta, anche se posizionata nell'Italia del nord-est, dove è ampiamente sfruttata per la produzione di uno degli spumanti più conosciuti della nostra penisola, il Prosecco appunto. Senza la spumantizzazione però questo vitigno fornisce un vino anonimo e scialbo, senza un gran valore se non per il consumo da tavola.

È naturalmente e leggermente frizzante, anche se esistono delle versioni ferme. Il gusto è leggermente astringente. Ne esistono in qualche piccola estensione anche superfici vitate in Argentina.

La densità maggiore di coltivazione però è concentrata tutta nella zona di Conegliano e Valdobbiadene, dove invece si produce il prezioso spumante, che con il tempo ha saputo imporsi come lo Champagne italiano per gli aperitivi e le celebrazioni.

C'è chi vede un origine addirittura triestina nel vitigno, che prenderebbe il nome dalla città di Prosecco, ma è molto più probabile che sia autoctona della zona o della provincia di Vicenza, in cui sarebbe conosciuta appunto come Glera.

Uva Prosecco

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I sottotipi

Il vitigno si differenzia in vari sottotipi, o sottovarieta, che vengono utilizzati per la produzione di vari vini. I due più importanti, molto simili se non per la conformazione dei chicchi, sono il Prosecco Tondo ed il Prosecco Lungo. Questi vengono largamente impiegati per la produzione degli spumanti, mentre altri tre, presenti sul territorio, presentano delle sofferenze che ne limitano l'impiego. Il Prosecco Balbi ha problemi di acinellatura, mentre degli altri due, il Prosecco Peccol Rosso e il Prosecco Rosa, si segnalano solo pochi ettari in Dalmazia.

Il Prosecco ha lunghi e grandi grappoli piramidali, con due ali e densità a spargolo. Gli acini, medi, sono sferici, pruinosi, con bucce spesse e coriacee giallo-oro, macchiate di marrone.

Il vitigno viene coltivato prevalentemente sulle colline venete, dove le umidità sono abbastanza presenti e non compromettono il raccolto in quanto il Prosecco segnala una certa sensibilità alla siccità. Quest'uva segnala però problemi anche con le muffe, la peronospora e l'oidio. È molto variabile in qualità a seconda delle annate e degli attacchi delle cicaline, degli acari e della tignola.


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Uva Prosecco: I vini del Prosecco

Con l'uva ormai chiamata Glera dalla legge, si ottengono i vini spumante di Conegliano e Valdobbiadene. Sono vini freschi, dall'ottimo perlage fine e dai delicati profumi di frutta bianca e fiori d'acacia. Spesso molto minerali, forniscono anche aromi di glicine e frutta tropicale, con consistenza cremosa e vivace, che possono essere abbinati sia ai crostacei e ai grandi piatti di pesce che consumati nei festeggiamenti.



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