Spumante o champagne

Italia e Francia: duello a colpi di bollicine

Se c’è un paese che si può contrapporre all’Italia, a causa di rivalità che vanno dall’ambito sportivo a quello culinario, passando per la cultura e l’enologia, questo è sicuramente la Francia. A chi non è mai sentito parlare della diatriba con i cugini francese e dell’avvincente contendersi di questo o di quel primato? Chi produce la maggior quantità di vino in un anno? Chi produce più spumante? E soprattutto, chi produce lo spumante migliore? Sono soltanto alcuni degli interrogativi che animano periodicamente la contrapposizione tra questi due splendidi paesi, culla di tradizioni enogastronomiche tutte da scoprire e sicuramente tra le migliori al mondo. In ambito calcistico, il confronto diretto più piacevole per i colori azzurri risale senza dubbio al 9 luglio del 2006, ovvero alla finale di Coppa del Mondo, a Berlino. Ogni anno, invece, durante il periodo dell’imbottigliamento, i confronti diventano molto più frequenti ed accesi, e quella tra Francia e Italia assume pienamente i connotati di una gara.
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Peculiarità nazionali

champagne Ci sono diversi modi per mettere di fronte Francia e Italia: ci si può servire di oggetti differenti, ma meglio di tutti, probabilmente, calzano due bottiglie: una di spumante e una di champagne. Sono questi, infatti, i prodotti enologici che meglio rappresentano il confronto tra i due paesi e meglio rendono l’immagine del contendere. L’Italia è senza dubbio il paese dei vini spumanti per eccellenza: dalla Franciacorta alla terra del Prosecco, sono diverse le zone specializzate nella realizzazione di bollicine d’eccellenza. In Francia, il meglio si tocca sicuramente nella terra dello champagne, probabilmente, il vino spumante più celebre ed elegante del mondo. Una coppa di champagne è simbolo di piacere, ma anche di buon bere e di prodotti d’eccezione. Lo stesso si può dire tranquillamente di una buona flute di spumante, anche se ai francesi, correttamente, va riconosciuto il merito di produrre la bibita più raffinata in assoluto.

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Spumante o champagne?

Quali sono le differenze principali tra lo spumante e lo champagne? Il primo aspetto interessante che è opportuno tenere a mente è la provenienza: lo champagne è un prodotto esclusivamente francese, che vede la luce in un’area nota appunto come “Champagne” ed animata dai paesini di Marne, Aube ed Ain, situati a 150 chilometri da Parigi. Senza dubbio uno degli elementi più caratterizzanti dello champagne è la sua autenticità e il suo essere spavaldamente francese. Il secondo elemento utile a distinguere uno spumante italiano dallo champagne è il metodo di lavorazione che conduce al prodotto finito. Lo champagne è nato originariamente e nasce ancora oggi solo ed esclusivamente per mezzo del metodo classico (non a caso conosciuto anche come Metodo champenois). Fu messo a punto in Francia, in un convento da Dom Perignon, che spinto dalla bontà delle uve che raccoglieva, volle sperimentare un nuovo processo di lavorazione delle stesse. Da qui nacquero le bollicine più eleganti della storia. Una terza caratteristica tipica dello champagne è il prezzo. Se nel caso degli spumanti possiamo trovarci bottiglie dal costo e dalla qualità variabile, lo stesso non possiamo affermarlo se parliamo di champagne. Ogni bottiglia di questo magnifico prodotto costa sempre dai 20 euro in su.


Le varie tipologie

Se raggiungiamo il campo degli spumanti, dopo questa breve ma opportuna disamina, ci rendiamo conto delle sue peculiarità. L’ambito degli spumanti italiani è da considerare un mondo a sé stante. Per le caratteristiche organolettiche, per la terra d’origine, per la fama che ha nel mondo, ma anche per il prezzo e per il metodo di produzione. Se, infatti, quando si parla di champagne si allude a un prodotto che può essere realizzato solamente mediante il metodo classico, l’ambito degli spumanti è più vario, e consente l’esistenza di entrambi i metodi: lo champenois e il Martinotti-Charmat (che, ironia della sorte, ha visto la luce dall’idea di un italiano e dall’opera di un francese). Esistono poi differenze nella differenza, perché di spumanti ce ne sono di vari tipi. Abbiamo spumanti naturali, ma anche spumanti gasificati; spumanti millesimati e spumanti non millesimati. Cosa vuol dire tutto questo? Gli spumanti naturali sono quelli di qualità migliore in quanto autentici: l’anidride carbonica che contengono si è formata per vie naturali, durante la seconda rifermentazione in bottiglia, mentre gli spumanti gasificati sono quelli che prevedono l’aggiunta di anidride carbonica dall’esterno. Sappiamo poi che sia lo spumante che lo champagne vengono prodotti con l’utilizzo di uve di diverse annate. Ebbene: non è sempre così, perché esistono anche gli spumanti millesimati. Può capitare che un’annata si riveli particolarmente positiva per qualità delle uve e per grado i maturazione, allora si decide di utilizzare un unico tipo di uva, appartenente ad una singola annata: in questo caso si parla di spumante millesimato.



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