olivo innesto
L'innesto olivo si caratterizza per garantire delle notevoli opportunità di attecchimento e, allo stesso tempo, un'ottima qualità di per quanto riguarda la produzione.
La pianta di olivo non predilige molto la riproduzione per seme, dal momento che in numerosi casi tende a sviluppare delle varietà selvatiche che non sono molto produttive.
Nella maggior parte dei casi, la moltiplicazione per seme viene effettuata per la pianta di olivo, che dovrà fare da portainnesto.
L'innesto è certamente uno dei principali sistema che sono diffusi per quanto riguarda la propagazione della pianta di olivo.
Si tratta di una particolare metodologia colturale che viene utilizzata soprattutto in agricoltura, ma anche all'interno di vivai e giardini, dal momento che tale pianta ha riscoperto, nel corso dell'ultimo periodo, una notevole valenza dal punto di vista ornamentale.
L'innesto olivo, nella maggior parte dei casi, viene eseguito da tutta una serie di coltivatori che hanno un buon livello di esperienza, ma anche tutti coloro che hanno sviluppato una grande passione per il giardinaggio hanno la possibilità di provvedere all'innesto della pianta di olivo utilizzata con scopo ornamentale all'interno del giardino.
L'innesto per seme si caratterizza, in primo luogo, per sfruttare come portainnesto una piantina particolarmente giovane di olivo che è cresciuta attraverso la semina.
I semi si devono prelevare da delle varietà di olivo come ad esempio il Cipressino, oppure il Frantoio o il Canino.
Nel momento in cui, invece, non si possono sfruttare tali varietà, allora il consiglio è quello di provvedere ad impiegare i semi degli olivi che si sviluppano all'interno dei vivai, ma si possono tranquillamente utilizzare anche quelli delle specie che si sviluppano spontaneamente.
Per quanto riguarda il periodo in cui è meglio effettuare il prelievo, il consiglio è quello di sfruttare l'ultima parte della stagione autunnale, ma vanno bene anche i primi giorni della stagione invernale.
I semi devono essere sempre lavati e si deve provvedere alla rimozione del grasso: a questo punto si devono inserire all'interno di alcuni sacchetti di plastica e poi riposti in un ambiente fresco ed asciutto.
Nel mese di agosto, oppure in quello di settembre, dell'anno successivo a tale operazione, ecco che si può provvedere alla semina.
Le nuove piante di olivo emetteranno i germogli nel corso di settanta giorni al massimo. Nel corso della stagione primaverile successiva, si dovrà provvedere al rinvaso delle piantine di olivo, mentre l'innesto olivo si dovrà svolgere solamente nel momento in cui tali piantine avranno almeno un anno di vita.
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L'innesto per talea si caratterizza, in primo luogo, per combinare alla perfezione la moltiplicazione della pianta di olivo mediante talea con la tradizionale metodologia tramite innesto.
Le talee si caratterizzano per essere delle componenti vegetali che vengono prelevate con lo scopo di creare una nuova pianta.
Tale prelievo può fare riferimento sia alle radici che ai rami della pianta di olivo. L'innesto olivo tramite talea si può eseguire nel momento in cui si ha a che fare con delle varietà in cui ci sono notevoli difficoltà e complicazioni a ricavare un discreto apparato radicale.
Le talee devono, per forza di cose, essere ricavate da delle piante che hanno notevoli difficoltà a sviluppare delle radici. Le talee devono essere immerse all'interno di un cassone a temperatura costante, sempre tenendo sotto controllo il livello di umidità, oltre ad inserire una soluzione ormonale.
Le marze che si ottengono, in un momento successivo, da tale operazione, si potranno poi innestare all'interno di un portainnesto, in maniera tale da favorire e garantire uno sviluppo radicale più veloce.
L'innesto olivo deve essere effettuato nel corso della stagione primaverile, sopratutto nel momento in cui la pianta si trova in succhio e la circolazione della linfa pone le condizioni ideali per permettere un distacco più facile e veloce della corteccia: in questo periodo, inoltre, si potrà contare anche su un più elevato attecchimento tra le differenti parti cambiali del nesto e del portainnesto.
Per garantire che l'innesto giunga a buon fine, allora sarà necessario prestare la massima attenzione sopratutto per quanto riguarda alcuni dettagli, come ad esempio l'impiego di coltelli caratterizzati da lame sempre affilate e disinfettate in precedenza, così come si consiglia sempre di ricoprire con grande cura la superficie su cui si è provveduto ad eseguire l'innesto.
In tutti gli innesti a marza, si provvede ad immettere il mastice, che andrà a riversarsi sull'intera superficie occupata dal portainnesto, mentre all'interno dell'innesto si dovrà provvedere a legare il nesto e il portainnesto, sfruttando delle corde agricole realizzate proprio per procedere a tali operazioni.
Con una costanza di circa due settimane, sarà necessario tenere d'occhio la legatura delle corde, in maniera tale da verificare che non si formino danni o limitazioni per quanto riguarda lo sviluppo ottimale della pianta di olivo.
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