Degustazione vino

L'importanza di imparare

Se si facesse un’inchiesta tra i consumatori abituali di vino, e in generale tra coloro che nutrono una certa passione per il vino e per l’enologia in genere, probabilmente salterebbe fuori che il maggiore desiderio è quello di imparare nel dettaglio le tecniche di degustazione del vino, per comprendere fino in fondo quali sono le qualità importanti da riconoscere quando si sorseggia un calice, un bicchiere o una flute. Abbiamo già visto quanto importante sia distinguere tra di loro i vari esami volti a garantire una corretta degustazione del vino. Ci siamo occupati di comprendere cosa bisogna vedere all’interno di un calice e le qualità da evidenziare immediatamente. La limpidezza, la trasparenza, il colore propriamente detto, ma abbiamo anche visto quanto è fondamentale riconoscere la ricchezza aromatica di una bottiglia.
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Degustazione vino

degustazione vini Tra tutti gli esami possibili, quello più complesso ed anche più comune è senza ombra di dubbio quello gustativo. C’è chi si diverte a realizzarlo da profano ma è perfino inutile ribadire che se non si conosce ciò di cui si sta parlando si rischia di fare una brutta figura. Quando si parla della degustazione vino la prima cosa che viene in mente è sicuramente il sapore dello stesso: si prendono sotto esame le sfumature più evanescenti ma anche quelle più importanti ed evidenti. I sommelier più esperti e raffinati riescono in una frazione di secondo, nell’immediatezza dell’assaggio, a riconoscere il tipo di vino con cui hanno a che fare: ci vuole esperienza, ci vuole un senso del gusto non comune, e ci vuole un’abilità che solamente il tempo riesce ad assicurare.

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I sapori da riconoscere

La teoria, niente paura, fornisce punti di riferimento ed informazioni di importanza sostanziale: per prima cosa, ci insegna quali sono le quattro sfumature da riconoscere in un esame gustativo del vino. Si tratta del dolce, dell’amaro, del salato e dell’acido. Lo sapevate che non esistono vini secchi al 100%, lo sapevate che esistono sei tipi di acidi differenti in ambito enologico? Per quanto riguarda l’amaro, le sostanze che ne sono responsabili sono chiamate chinoni: si tratta della materia che scaturisce dall’ossidazione delle sostanze fenoliche, i tannini in altre parole. Nei vini bianchi, che non hanno tannini né materie coloranti, l’amaro è fornito da sostanze volativi. Chiudiamo il nostro articolo parlando del salato, che è presente in ogni bottiglia di vino in quantità variabile da 1 a 3 gr, scaturita principalmente dagli acidi minerali e naturali. Tuttavia, va detto che nel vino la sensazione di salato è totalmente mascherata dall’alcol e dalle sostanze volatili.




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