Bottiglia renana
Ci sono aree di produzione che nel corso degli anni sono riuscite a scrivere pagine importanti di storia: per la qualità e le tipologie di vino che riescono a dare alla luce, per aver dato vita ad un prodotto divenuto poi eccezionale (vedi lo Champagne), oppure per curiosità e fatti apparentemente di secondaria importanza che qui hanno trovato ambientazione. Nella eterna rivalità tra Italia e Francia per aggiudicarsi lo scettro di paese più importante d’Europa dal punto di vista vinicolo, ai transalpini va riconosciuto il merito di aver palesato una fantasia più acuta e fruttifera, soprattutto in relazione ad accessori ed oggetti collegati al vino in maniera non propriamente diretta. Prendete le bottiglie per esempio: basta dare un’occhiata, anzi, una lettura, ai nomi delle più famose bottiglie di vino, per comprendere nel dettaglio quanto importante sia stato il contributo della Francia nella loro nascita.
![renana](https://www.olioevino.org/enoteca/servire-il-vino/bottiglia-renana_N1.jpg)
Borgognona, champagnotta, bordolese, sono solamente alcune delle più famose bottiglie di vetro in cui oggi si serve il vino, e nella denominazione portano chiaramente impresso il marchio di fabbrica francese e la provenienza da alcune delle zone di produzione più importanti ed apprezzati a livello internazionale. In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione su un tipo di bottiglia di vino che è nata e si è diffusa a partire dall’area di confine tra la Francia e la Germania, ovvero lungo il versante nord-orientale della nazione transalpina: la renana. Si tratta di una bottiglia originaria dell’area francese bagnata dal fiume Reno, che irrora anche il territorio tedesco. Per forma ed utilizzo, ma anche per provenienza, è molto simile alla bottiglia cosiddetta alsaziana, da cui va distinta per essere più alta e slanciata e per non avere una spalla particolarmente pronunciata. Proprio a causa di quest’ultimo particolare, la renana è una bottiglia perfetta per i vini che tendono a non formare depositi e residui di produzione sul fondo.
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Andando nel dettaglio della scheda tecnica, e ricordando che la renana è – a causa della forma – conosciuta anche come flauto, scopriamo che mentre la base della bottiglia è poco pronunciata e il diametro del corpo è di soli 7,5 centimetri, il collo è lungo e la spalla addirittura assente. Come si evince dalla foto, infatti, la renana è una bottiglia contraddistinta dalla forma allungata e da un’altezza che non supera i 35 cm. Ha un cercine poco rilevato e nella tipologia classica non può contenere più di 750 millilitri di vino.
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