Borgognona

Una piccola grande rivoluzione

Ci sono modi e modi di sviluppare e coltivare una passione legata al mondo del vino e dell’enologia. C’è chi prende a cuore, magari per ricordi di infanzia, tutto il lavoro da svolgere durante la vendemmia. Chi si lega direttamente ai fattori goderecci che implica il buon bere, e poi c’è chi preferisce dare un’occhiata alla storia del vino, magari appassionandosi alle radici di quella che secondo molti è la scienza esatta. E’ estremamente interessante, infatti, prendere in esame le dinamiche vinicole dei secoli scorsi e tutte le possibilità offerte dall’ambito enologico: cosa è cambiato e come è cambiato? Quali sono le tecniche di produzione, le tipologie di vino e gli oggetti su cui è importante focalizzare la propria attenzione? In quest’ultima categoria figurano sicuramente le bottiglie utilizzate per il confezionamento del vino. In passato il vetro non era affatto un materiale di riferimento: ci si serviva di sostanze come la terracotta e la ghisa per stoccare il vino. Dal XVIII secolo in avanti, poi, le cose sono cambiate in meglio, e le bottiglie di vetro hanno preso il sopravvento.
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La borgognona

borgognona e caliceSe ai nostri giorni diamo un’occhiata al novero delle bottiglie più famose, ci rendiamo conto del fatto che la maggior parte di esse abbiano visto la luce in Francia: per rendersene conto in maniera inequivocabile è sufficiente soffermarsi sui nomi. Bordolese, Renana, Champagnotta, sono tutti nomi di bottiglie originarie della nazione transalpina. In queste righe ci concentreremo con particolare attenzione su una delle tipologie di bottiglia più diffuse ed utilizzate nell’ambito del continente europeo: la Borgognona. Come si evince chiaramente dalla denominazione, alludiamo ad un prodotto originario della Borgogna, una delle terre più famose per la produzione di vino rosso francese. Questa bottiglia è conosciuta anche come Borgognotta ed è molto simile all’albeisa, da cui si distingue per qualche centimetro nell’inclinazione della spalla.

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Borgognona: Scheda tecnica

Per quanto riguarda la forma, la Borgognotta ha una base molto pronunciata ed un corpo cilindrico per il 70% dell’altezza totale, poi digrada nel collo. Ha un diametro totale di circa 9 centimetri, la spalla decisamente slanciata e il cercine alto ma poco pronunciato. Per quanto riguarda l’altezza, come la maggior parte delle bottiglie più usuali, la borgognona misura 31 centimetri dal basso verso l’alto. Per quanto concerne la qualità del vetro utilizzato, è sempre di buon spessore e di colore chiaro nel caso dei vini bianchi, che diventa verde scuro o marrone nel caso ci sia da confezionare vino rosso.



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