Uva secca

Uva secca

L’uva secca è stata una delle compagne dell'umanità fin di tempi più antichi, in quanto uno dei modi per conservare gli alimenti più primitivi ed efficaci fino all'avvento delle moderne tecnologie del Novecento. L'uva secca infatti, chiamata anche uva passa o uvetta, è l'uva che viene fatta essiccare al sole per disidratazione, almeno nella tradizione classica, visto che tra le nuove tecnologie vi sono anche i forni di essiccazione. La disidratazione era uno dei modi per conservare a lungo i cibi, privandoli dell'acqua interna, il maggior fattore di determinazione della decomposizione. La tecnica è quindi molto antica e l'uva passa veniva utilizzata per il consumo fresco da tavola o per la preparazione di dolci e carni. Solo successivamente venne impiegata anche nella vinificazione, seguendo però delle apposite tecniche di appassimento. Anche le varietà utilizzate sono diverse a seconda che l'uva sia destinata alla vinificazione piuttosto che al consumo da tavola. Per quest'ultimo caso, quello che interessa questo articolo in cui per uva secca si intende proprio quella destinata alla tavola, le varietà più richieste sono quelle senza semi, in particolare la Sultanina, piccola e dorata, particolarmente adatta all'uso in pasticceria oltre che al consumo domestico. Di colore scuro invece, un'altra uva particolarmente stimata è la Corinto, sempre di piccole dimensioni che invece aumentano con la Smirne. Per trovare una varietà di grandi dimensioni bianche bisogna guardare alla Malaga.

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L'uva secca e la nutrizione

L'uva secca o uvetta propongono la fornitura di calorie sotto forma di carboidrati, utili per fornire energia al corpo umano, mentre l'apporto di grassi è inferiore al 1%. Questo fa si che l'uva secca sia ideale per chi pratica attività sportiva a livello agonistico, in cui vengono perse moltissime energie sotto forma di carboidrati, che possono essere riassunti senza apportare grassi. È per questo un alimento molto utilizzato dagli atleti che devono consumare calorie giornalmente e rimpiazzarle senza assumere per questo grassi. Sono infatti 290 le kilocalorie per ogni etto di uva secca che possono essere facilmente assunte dal corpo umano. L'uva passa tra l'altro essendo un alimento crudo viene preferito alla cottura e manipolazione operata in cucina, tra cui l'aggiunta di conservanti di cui non vi è necessità data la natura stessa della tecnica di conservazione naturale tramite la disidratazione. Inoltre con l'appassimento non vengono persi quei principi benefici presenti anche nell'uva fresca, e vengono aumentate alcune concentrazioni come quella di potassio che viene considerata elemento essenziale nell'attività sportiva, sie nello sforzo fisico che nella regolazione del flusso sanguigno. Viene quindi consigliata per i casi di ipertensione e non solo per gli sportivi. Gli altri minerali apportati sono il ferro e il calcio, mentre numerose sono anche le fibre presenti.

Ne viene quindi consigliato il consumo a colazione ogni mattina, per una nutrizione immediata fin dalla mattina. L'uva passa è un ottimo sostituto dello zucchero bianco, tanto che con 70 g si possono assumere gli stessi carboidrati di 100 gr di zucchero. L'uva passa veniva usata in pasticceria già dagli antichi Romani, ma oggi i siciliani la usano anche nella cucina tradizionale per ricette salate. Viene infatti utilizzata come ingrediente nella caponata natalizia e nella pasta con i broccoli. Anche a Napoli fa parte di alcune ricette salate, come la pizza con la scarola. In Veneto invece è protagonista di un risotto e di alcune speciali polpette. Poi c'è tutta la pasticceria classica casalinga che sfrutta l'uvetta nei panettoni e nei pandori o nel famoso castagnaccio.


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L'uva passa in cucina

Come detto l'uva passa è protagonista di ricette sia dolci che salate. Fa parte degli ingredienti del tacchino all'alsaziana insieme a prosciutto e mele. La carne scelta è la fesa di tacchino passata in padella con della cipolla e del prosciutto e bagnata da vino e brodo per una veloce bollitura, prima dell'aggiunta di mele e yogurt per creare una cremina di cottura. Anche le famose pesche al forno possono essere arricchite con uva passa e pinoli, da passare in forno a 180°C per circa 20 minuti insieme ad una miscela di rum, acqua e zucchero. Nel sud siciliano invece l'uva passa è un ottimo ingrediente dell'agghiotta di pesce spada, insieme alle olive verdi, i pomodori, i capperi e gli immancabili pinoli. L'agghiotta è un piatto classico e tradizionale che prevede un soffritto di aglio e cipolle, con olive, sedano e capperi. Una volta ottenuto il soffritto la cottura del pesce spada infarinato con i pomodori e l'uva passa, aromatizzato dall'alloro.

Non ultimo il castagnaccio è uno dei dolci più tradizionali dell'Italia, oltre che essere di semplice preparazione. Qui gli ingredienti sono i pinoli, l'uva passa, a farina di castagne, il cacao, l'acqua e altri ingredienti. Una volta amalgamati tutti gli ingredienti il castagnaccio viene passato in forno a 180ºC per circa mezzora.




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