Olivo composto
Per composto di olivo si intende in genere una combinazione di varie sostanze naturali, generalmente erbe, in una base composta da elementi provenienti dall'olivo, a volte foglie, a volte olio, che abbia lo scopo e funzionalità curative le più diverse a seconda del tipo di qualità officinali si vogliono conferire al composto. Uno degli scopi a cui più si guarda quando si prescrive e somministra questo composto è quello di combattere l'ipertensione arteriosa, ovvero quei difetti di circolazione spesso presenti in un regime di vita moderno, sedentario e ipercalorico a causa di un'alimentazione troppo ricca. Ecco che allora anche a livello erboristico, ma spesso farmaceutico creato da singole farmacie, si manipolano varie erbe ed altre sostanze naturali per la produzione locale di integratori alimentari.
Le sostanze più utilizzate sono molte, e qui proponiamo un breve elenco.
L'olivo è in genere la base di questi composti, in particolare le sue foglie che combattono fenomeni ipertensivi di basso impatto dilatando i vasi e lubrificando grazie agli acidi grassi.
La passiflora è una pianta che serve a combattere la tachicardia e le palpitazioni, coadiuvata dal biancospino, che si usa anche per il miocardio. Infatti qui il biancospino aumenta l’apporto ematico a questa parte del cuore, aiutando in questo modo anche le coronarie.
La pilosella ha effetti diuretici, aumentando l'espulsione della quantità di urine e diminuendo quindi il volume del sangue, in particolare la sua massa liquida, in modo da diminuirne la pressione. Espelle anche sodio, cloro e scorie azotate.
La fumaria è un altra pianta che se associata alle altri aiuta anch'essa il miocardio per combattere tachicardia e bradicardia.
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Gli integratori alimentari vengono spesso quindi assemblati come infusi in acqua nelle farmacie / erboristerie, con quelle erbe senza necessità di prescrizione medica. In genere il 60% dell'integratore è composto da acqua, alcool e foglie di olivo. In genere vengono realizzati composti da somministrare in gocce, magari disciolte in un bicchiere d'acqua. Tanti integratori vedono la loro nascita da formulari risalenti addirittura al Seicento. Tra le più famose formule arrivate fino ai giorni nostri dal Rinascimento vi è l'integratore di De Sgobbis. L'alcol viene utilizzato in quanto capace di estrarre i vari elementi necessari alla realizzazione dell'integratore. Tutti i componenti vengono tritati e miscelati prima di essere messi a bagno in questa soluzione di alcol e acqua, per poi essere filtrati e imbottigliati. Potrete produrre anche in casa l'integratore, seguendo la seguente posologia: Olivo 0,12 g, la Passiflora 0,08 g, il Biancospino 0,08 g, la Pilosella 0,08 g, la Fumaria 0,04 g, poi 10 microgrammi per il Garofano, l'Echinacea, il Ginseng e il Cumino.
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