Vendita uva da vino
Tutta la vita e la società, e quindi i fenomeni sociali, sono ormai regolati da leggi convenzionali, prima nazionali e ora europee. Naturalmente il commercio non è esente, essendo un fenomeno sociale, e quindi tutte le merci commerciate divengono oggetto di norme legislativa. L'uva per la legge diviene quindi una merce regolamentata, che deve essere accompagnata da una sua documentazione sia per il trasporto che per la vendita. Per quel che riguarda la legislazione che regolamenta il commercio di frutta vi sono contratti d'acquisto verbali e/o scritti che hanno validità solo dopo il controllo del vigneto. Il contratto prevede una caparra da versarsi al momento della stipula, che in genere è di molto anticipata rispetto alla vendemmia. La legge del 5 agosto 1981 delinea le unità di misura che per la frutta viene stabilita in quintali. Convenzionalmente entro i 10 quintali si parla di vendite di piccole dimensioni, destinate ad un uso artigianale. La legislazione stabilisce anche i doveri e i diritti dei contraenti. Ad esempio i costi della raccolta delle uve sono legalmente carico del produttore mentre l'imballaggio deve essere pagato dall'acquirente. I costi di pesatura sono a carico del venditore. Naturalmente il produttore deve garantire il buono stato delle uve al momento della vendita.
I documenti che devono essere presentati sono quelli classici per tutte le merci con qualche piccola differenza. La famosa bolla di accompagnamento ad esempio è obbligatoria solo se tra luogo di produzione e luogo di consegna ci sono più di 40 chilometri. Ma l'obbligatorietà persiste se la spedizione è a carico dell'acquirente o se destinata ad un mercato per la rivendita. Le aziende venditrici devono comunque riepilogare produzioni e vendite in appositi registri di cantina. Questi vanno controllati e vidimati dagli uffici comunali delegati, con tutti i dettagli.
- L'uva da vino rappresenta un grande giro d'affari per i paesi produttori, Italia, Francia e Spagna in testa, e molti altri paesi oggi stanno lavorando per entrare in questo business, in particolare l'...
- L’uva è un’infruttescenza composta dagli acini, da molti chiamati chicchi o bacche. Essi sono attaccati grazie a dei pedicelli al raspo. L’insieme degli acini forma il grappolo. L’uva può avere un col...
- Il termine vitigno è uno dei più ricorrenti nel settore dell’enologia. Un vino infatti ha le caratteristiche che lo contraddistinguono per la presenza di determinati vitigni nella sua composizione. Un...
- L’Italia è probabilmente, tra tutti i paesi interessati al settore vitivinicolo, la patria dei vini. Sia vini bianchi che rossi, senza alcuna distinzione fanno parte della grande tradizione enologica ...
Vi sono poi le spedizioni destinate ai grandi mercati industriali o ai mercati ortofrutticoli all'ingrosso. Qui in particolare si rivolgono le piccole aziende che non hanno grande potere contrattuale o non hanno, come le aziende importanti, vitigni di proprietà ai quali attingere.
Altrimenti le grandi aziende, anche quando non hanno dei loro vigneti, hanno dei viticoltori storici che li riforniscono, di fiducia con i quali stipulano dei contratti di esclusiva che consentono forniture precise e di qualità. Per tutti gli altri vi sono i mercati ortofrutticoli, con prezzi che oscillano tra i 30 e i 50 centesimi al chilogrammo per uve di qualità media. Ma sono comunque poche le aziende che scelgono questa soluzione, per lo più per la produzione di vino da tavola locale.
COMMENTI SULL' ARTICOLO