Vino rosso calabria

La Calabria è una delle regioni dell’Italia posta più a sud e assieme alla Sicilia e alla Puglia rappresentano il limite meridionale della nostra penisola, così simile alla forma di uno stivale. La Calabria era il cuore della Magna Grecia, qui i greci trovarono il territorio ideale per la produzione del vino, una bevanda immancabile sulle loro tavole soprattutto durante i loro banchetti. I greci riconobbero la ricchezza del territorio italiano anche per la presenza di lunghe distese di vigneti, tanto che quella che chiamavano Magna Grecia diventò la colonia più importante del loro vasto impero coloniale. Questo popolo ebbe il grande merito di diffondere innovative tecniche di produzione e di coltivazione della vite, contribuendo a creare le fondamenta per quella che oggi è la grande tradizione vitivinicola calabrese. A loro si deve ancora l’introduzioni di molti vitigni come il Greco che oggi sono ben radicati all’interno del paesaggio della regione.

La Calabria è un territorio estremamente ricco di paesaggi diversi. Nell’entroterra della regione sono presenti importanti rilievi come la Sila e l’Aspromonte, ... continua


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        prosegui ... , alte montagna che vanno diradandosi via via che ci si avvicina al mare. Le coste sono probabilmente la più grande risorsa della regione, essa infatti ha una superficie costiera che è la più estesa dell’Italia. La Calabria è bagnata da due mari, il Tirreno e lo Ionio. Qui il clima è estremamente temperato e a ciò contribuisce, chiaramente, la vicinanza del mare che conferisce a tutta l’area limitrofa un clima mediterraneo. Sui grandi massicci calabresi, invece, il clima è molto più rigido sia per la lontananza dal mare che per l’altitudine. Un’area particolare in cui si è venuto a creare un microclima molto interessante è la valle del Crati in cui vi è un’ escursione termica davvero significativa.

        La Calabria è purtroppo una regione dalle grandi risorse naturalistiche, si pensi ai numerosi chilometri di costa e ai parchi nazionale nati nelle zone collinari e montuose. Oltre all’interesse naturalistico, questa regione è anche una fonte di materie prime che potrebbero bastare a farla diventare una delle più sviluppate economicamente. Qui troviamo non solo distese e distese di viti ma anche gli olivi giocano un ruolo importante nel paesaggio. Purtroppo la Calabria è uno dei territori italiani in cui l’economia ha più difficoltà a decollare e anche nel settore della viticoltura i vini calabresi, sebbene di grande qualità, non sono ancora ben affermati all’interno del mercato enologico. Negli ultimi anni si sta facendo molto per rendere questo settore competitivo rispetto alle altre regioni e soprattutto per renderlo un settore da prendere d’esempio all’interno dell’economia locale stessa. E bisogna ammettere che i risultati cominciano già a vedersi. La Calabria ha infatti ottenuto il marchio DOC per ben 12 vini prodotti in questa terra. Il primo ad essere diventato un vino a denominazione d’origine controllata è stato il Cirò Rosso DOC nel 1969, seguito negli anni successivi dal Savuto, il Pollino e via di seguito.

        In Calabria è possibile individuare tre zone in cui si concentra maggiormente la produzione vitivinicola della regione. La prima area è specializzata nella produzione del Cirò Rosso DOC, il primo vino DOC della regione, nonché il più importante rosso. La seconda area si occupa della produzione del Lamezia Terme DOC ed è concentrata soprattutto nei comuni limitrofi Lamezie fino ad arrivare alla città di Catanzaro. L’ultima area di grande interesse enologico è quella di Cosenza in cui si producono le DOC Pollino e Savuto. Volendo si potrebbe aggiungere una quarta area che sorge alle pendici dell’Aspromonte in cui vi è una grande concentrazione del vitigno Greco da cui nasce l’omonimo Greco di Bianco. Tra i vitigni più importanti della regione si possono annoverare il Gaglioppo, il Greco Bianco, il Guarnaccia e tanti altri.

        La regione calabrese mostra una certa predilezione per i vini rossi, corposi e profumati. Tra questi, quelli che stanno cominciano ad emergere dai confini locali o al massimo del meridione e che stanno cominciando ad affermarsi gradualmente sullo scenario nazionale è il Cirò Rosso DOC, il Lamezia Terme DOC. a questi possono essere accostati altri importanti rossi, tutti amarchio DOC, come il Pollino, il SAvuto, il Verbicaro, il San Vito di Luzzi, il Melissa e il Donnici.

        Il Cirò rosso DOC viene prodotto nei comuni di Cirò Marina, Melissa ed altre aree stabilite dal disciplinare di protezione. Si tratta di un vino molto amato dal popolo calabrese, che si presenta con un colore rosso rubino tendente al viola, un odore fruttato e un sapore sapido. Esso nasce dalla lavorazione di uve provenienti dal vitigno Gaglioppo. Il Lamezia Terme DOC nasce dalla spremitura di uve a bacca scura come il Nerello, il Gaglioppo, l’AGliano e altre uve autorizzate dal disciplinare. La zona di produzione si concentra intorno ai comuni tirrenici in prossimità dell’omonima città, sempre stabiliti dal disciplinare. È un vino struttura, estremamente profumato e gradevole al palato. Senza dubbio uno dei migliori della regione.

        In Calabria è possibile individuare tre zone in cui si concentra maggiormente la produzione vitivinicola della regione. La prima area è specializzata nella produzione del Cirò Rosso DOC, il primo vino DOC della regione, nonché il più importante rosso. La seconda area si occupa della produzione del Lamezia Terme DOC ed è concentrata soprattutto nei comuni limitrofi Lamezie fino ad arrivare alla città di Catanzaro. L’ultima area di grande interesse enologico è quella di Cosenza in cui si producono le DOC Pollino e Savuto. Volendo si potrebbe aggiungere una quarta area che sorge alle pendici dell’Aspromonte in cui vi è una grande concentrazione del vitigno Greco da cui nasce l’omonimo Greco di Bianco. Tra i vitigni più importanti della regione si possono annoverare il Gaglioppo, il Greco Bianco, il Guarnaccia e tanti altri.

        La regione calabrese mostra una certa predilezione per i vini rossi, corposi e profumati. Tra questi, quelli che stanno cominciano ad emergere dai confini locali o al massimo del meridione e che stanno cominciando ad affermarsi gradualmente sullo scenario nazionale è il Cirò Rosso DOC, il Lamezia Terme DOC. a questi possono essere accostati altri importanti rossi, tutti amarchio DOC, come il Pollino, il SAvuto, il Verbicaro, il San Vito di Luzzi, il Melissa e il Donnici.

        Il Cirò rosso DOC viene prodotto nei comuni di Cirò Marina, Melissa ed altre aree stabilite dal disciplinare di protezione. Si tratta di un vino molto amato dal popolo calabrese, che si presenta con un colore rosso rubino tendente al viola, un odore fruttato e un sapore sapido. Esso nasce dalla lavorazione di uve provenienti dal vitigno Gaglioppo. Il Lamezia Terme DOC nasce dalla spremitura di uve a bacca scura come il Nerello, il Gaglioppo, l’AGliano e altre uve autorizzate dal disciplinare. La zona di produzione si concentra intorno ai comuni tirrenici in prossimità dell’omonima città, sempre stabiliti dal disciplinare. È un vino struttura, estremamente profumato e gradevole al palato. Senza dubbio uno dei migliori della regione.




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