Vino bianco siciliano

La Sicilia è la più grande regione italiana per estensione territoriale, posta all’estremo sud dell’Italia, nonché l’isola più estesa del Mediterraneo. È una terra arida nel suo entroterra, ma estremamente ricca sulle coste che si affacciano su un mare cristallino e che presentano le condizioni climatiche e paesaggistiche ideali per la prolificazione di oliveti e viti. La Sicilia presenta, infatti, un territorio estremamente vitato che arriva a circa 150 mila ettari, di cui il 77% è costituito da vitigni a bacca bianca, mentre il 23% è destinato alla coltivazione di vitigni a bacca nera, concentrati soprattutto nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo. La Sicilia è, dunque, il territorio italiano con la superficie coltivata a vite più esteso, tanto da essere considerata la terra dei vini per eccellenza. La Sicilia con i suoi tanti vitigni dimostra una tradizione vinicola che affonda le proprie radici in tempi molto lontani. Risalgono ai greci le prime testimonianze della presenza di attività vinicole in Sicilia. Questo popolo, ... continua

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        prosegui ... , che fece del sud Italia la sua principale colonia, indicata con il nome di Magna Grecia, diffuse tra i popoli locali l’arte della lavorazione del vino, facendo sì che la semplice produzione rivolta ad un uso essenzialmente personale si trasformasse successivamente, con l’arrivo dei Fenici, in una vera e propria attività redditizia. Oggi il settore vinicolo siciliano è probabilmente quello più redditizio nell’ambito dell’agricoltura locale e anzi esso può permettersi di competere addirittura con le più importante regioni produttrici di vino dell’Italia meridionale, tra queste Puglia e Campania.

        I vini siciliani sono prodotti di grande qualità il cui mercato non si limita solo alle realtà locali o nazionali, ma è rivolto soprattutto ad un ambito internazionale. Nel corso degli anni la regione si è fatta valere sul piano della professionalità e della qualità tanto da avere accumulato in pochi anni numerosi vini a denominazione d’origine Controllata DOC, Controllata e Garantita DOCG e Indicazione Geografica Tipica IGT. Le Specialità vinicole tipiche siciliane sono i vini bianchi che rappresentano anche la più grande produzione regionale e, di pari importanza, i vini dolci e liquorosi come diversi passiti e marsala estremamente diffusi nella tradizione siciliana dai tempi più antichi fino ai giorni nostri.

        La Sicilia presenta un elevato numero di vitigni autoctoni sia a bacca bianca che a bacca nera da cui nascono ottimi vini tipicamente siciliani, dato il carattere strettamente legato alla terra d’origine delle uve utilizzate. Per quanto riguarda i vitigni a bacca bianca come non citare il Grillo, l'Inzolia, il Grecanico, il Carricante, il Cataratto, lo Zibibbo e i più conosciuti Moscato Bianco e Moscato d'Alessandria. Accanto ai vitigni a bacca bianca, di estremo interesse sono i vini rossi prodotti da uve a bacca nera come il Nero d'Avola, il Frappato, il Nerello Cappuccio e tanti altri. Per quanto riguarda i vitigni internazionali, la Sicilia è una grande produttrice, tra le prime regioni in Italia, di Chardonnay. Proseguendo con novero dei vitigni alloctoni è necessario ricordare il Sauvignon, il Pinot nero, il Merlot nell’ambito dei vitigni internazionali, mentre il Trebbiano Toscano, Barbera e il Sangiovese per quelli italiani.

        Se volessimo individuare le maggiori aree di produzione vinicola della Sicilia potremmo dividere la regione in due macro – aree, distinte dalla tipologia di vino prodotto. Secondo questa classificazione molto generale, le aree di Trapani, Agrigento e Palermo sono specializzate soprattutto nella coltivazione di vitigni a bacca bianca e quindi nelle conseguente produzione di importanti vini bianchi. L’area opposta a quella appena citata, ovvero l’area orientale è votata soprattutto alla coltivazione di uve a bacca rossa e quindi è in queste terre maggiormente vicine al “continente” che nascono i migliori vini rossi siciliani. Essendo questa sezione dedicata ai vini bianchi siciliani non è possibile comprendere nella descrizione i vini rossi, ma poche parole devono essere impiegato almeno per uno dei rossi più importanti dell’isola, ovvero il Nero D’Avola. Questo vino proviene da uno dei vitigni a bacca rossa più antico della regione, probabilmente di origine calabrese, ma arrivato in Sicilia in epoche davvero remote tanto che si è adattato completamente alla conformazione del territorio ed è in questa terra, nel pieno sud dell’Italia, che da il meglio di sé. Tra tutti i vitigni siciliani è quello più diffuso. Esso è coltivato nell’intera regione e i differenti territori che la caratterizzano influiscono sulle proprietà delle uve che risultano molto differenti. Il Nero D?Avola vinificato in purezza da vita ad un prodotto di grande qualità che ha fatto si che diventissa il vino siciliano più conosciuto al mondo.

        Tra i maggiori vini bianchi il bianco d’Alcamo è uno dei più rappresentativi. È uno dei vini più antichi di cui si hanno notizie certe dal 1549 quando fu inserito tra i vini più apprezzati del tempo. Oggi, questo vino è prodotto nelle province di Trapani e Palermo. Questa DOC si ottiene dalla lavorazione di uve provenienti dai vitigni Catarratto bianco comune o lucido con l’aggiunta di altre uve a bacca bianca come Damaschino, Grecanico o Trebbiano Toscano secondo le percentuali stabilite dal disciplinare di protezione. L’Alcamo DOC si presenta con un colore giallo paglierino in cui è possibile riscontrare dei leggeri riflessi verdognoli. L’odore è delicato e neutro, mentre il sapore è fresco e fruttato. Per apprezzarne al meglio le qualità si consiglia di consumarlo in accompagnamento a piatti di pesce cucinati in maniera leggera.Questa DOC prodotto nell’omonimo comune in provincia di Palermo, è uno dei bianchi siciliani più apprezzati. Sono diverse le tipologie in cui può essere realizzato, dal bianco al rosso al rosato, passando per i monovarietali Sauvignon, Chardonnay, Grecanico, Merlot, Pinot nero, Sauvignon e così via. La tipologia bianca classica si ottiene da uve provenienti dai vitigni Ansonica con l’aggiunta di uve Catarratto bianco lucido, Grecanico dorato, Chardonnay, Muller Thürgau, Sauvignon, Pinot bianco e Grillo secondo le quantità disposte dal disciplinare. Questo vino risulta essere di un colore giallo paglierino, con un profumo fruttato e caratteristico e un sapore secco e vivace. Per esaltarne al massimo il sapore è bene consumarlo su piatti di pesce e uova.

        L’Etna è la DOC più antica della sicilia in quanto è stato il primo vino ad ottenerla nel 1968. I vini indicati con questa denominazione sono prodotti nei comuni che sorgono ai piedi dell’Etna. Quest’importante territorio così ricco in Sali minerali, dovuti al suolo di composizione lavica, contribuisce al gusto e alla particolarità di questi vini. Esistono diverse tipologie all’interno della denominazione Etna DOC: bianco, bianco superiore, rosso e rosato. Per quanto riguarda l’Etna Bianco, esso nasce da una miscela di uve Carricante e Catarratto bianco comune o lucido per cui il disciplinare prevede l’aggiunta di Trebbiano o altri vitigni a bacca bianca. Il bianco superiore invece vede, nella sua composizione, una maggiore quantità di uve Carricante e Catarratto.

        Un altro dei vini più caratteristici della Sicilia è il Sambuca di Sicilia. Questo vino ha ottenuto la DOC nel 1995. L’area in cui è maggiormente concentrata la produzione di questo prodotto è l’omonimo comune in provincia di Agrigento. Il Sambuco può essere prodotto nelle varianti bianco, rosso, rosato, Chardonnay e Cabernet Sauvignon. La tipologia di bianco è realizzato con un uvaggio proveniente dai vitigni Ansonica, Catarratto bianco lucido e Chardonnay secondo le quantità autorizzate dal disciplinare. Esso si presenta con un colore bianco paglierino nel verdognolo, un odore delicato e un sapore fresco e asciutto. Il Marsala fa parte dei più apprezzati vini dolci siciliani, prodotto soprattutto nella provincia di Trapani. Generalmente è servito come un ottimo aperitivo o digestivo, ma in alcuni casi e secondo i gusti e possibile anche berlo a tutto pasto. Esistono diverse varianti tra cui il Marsala oro, Marsala rubino, Marsala fine, Marsala superiore, Marsala superiore riserva, Marsala vergine o Soleras, Marsala vergine o riserva. Per quanto riguarda il Marsala oro la sua composizione ampelografica costa di uve Grillo, Catarratto, Inzolia e Damaschino. Il Marsala oro si presenta con un colore chiaramente dorato, un odore tipico e un sapore semidolce.

        Una specialità dell’arcipelago più bello della Sicilia, le Isole Eolie, dove il vitigno viene coltivato. Si è portati a pensare che questo importante vitigno sia arrivato sulle isole grazie ai greci intorno al IV secolo a. C. Esso è composto da un prevalenza del vitigno Malvasia che ricopre quasi tutta la composizione del vino con l’aggiunta del Corinto Nero. È un vino che deve invecchiare dai due ai dieci anni, in quanto solo con una maturazione abbastanza lunga può esprimere tutto il suo gusto e le sue particolari proprietà. Il colore è di un giallo che con l’invecchiamento si scurisce, l’odore è floreale e il gusto è dolce e aromatico. In genere, viene servito a fine pranzo in accompagnamento al dessert.

        Il novero dei migliori vini siciliani può concludersi, anche se si potrebbe continuare ancora per lungo tempo, con la DOC Moscato di Noto prodotto con il 100% di uve Moscato Bianco. È un vino che può essere bevuto giovane, ha una gradazione alcolica relativamente alta, circa 12,5% ed ha un colore oro con toni ambrati, un odore intenso e un sapore dolce. Infine il Passito di Pantelleria è prodotto con la tipica uva Zibibbo è un vino che accompagna ottimamente dolci, formaggi e frutta. È una specialità di Pantelleria da cui prende il nome.

        La Sicilia è una realtà davvero felice dal punto di vista dell’enologia e i passi in avanti che la regione ha fatto nell’ambito del mercato vinicolo si deve soprattutto all’operosità delle aziende locali che hanno espresso il meglio di sé e soprattutto hanno lavorato perché la qualità dei vini locali possa continuare a crescere sempre di più, fino ad arrivare a livelli internazionali, come già sta avvenendo da qualche tempo. Tra le maggiori cantine siciliane come non ricordare il Corvo, le Tenute Adragna, Feudo Silvestri e tante altre.