Vino rosso emiliano-romagnolo

L’Emilia Romagna è da tutti ritenuta la terra dell’abbondanza e della cucina casareccia. In effetti questa regione si contende insieme ad altre il primato della migliore cucina italiana per la presenza di prodotti gastronomici di alta qualità. La tradizione culinaria, però, non è l’unica perla dell’Emilia Romagna. La regione, infatti, vanta una tradizione enologica altrettanto fiorente e ricca. Il suo territorio estremamente esteso ospita diverse aree vitate nelle quali vengono coltivati vitigni autoctoni e alloctoni, a bacca bianca e rossa. La regione è estremamente interessante dal punto di vista morfologico. La maggior parte del suo territorio è costituito dalla grande Pianura Padana, la pianura più estesa d’Italia, di origine alluvionale. Un tempo era un’immensa area paludosa. Ormai da tempo è stata bonificata ed oggi ospita la maggior parte delle colture presenti in Italia tra cui ovviamente la viticoltura. Il resto del territorio si divide tra montagna e collina. Celebri sono le aree dei famosi Colli, ... continua

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        In Emilia Romagna è possibile individuare molteplici aree di interesse enologico. Ogni area è specializzata nella coltivazione di vitigni e nella produzione di vini DOC, DOCG e IGT. La varietà climatica e territoriale delle aree vitate presenti nella regione è la condizione indispensabile grazie alla quale da questa terra nascono vini di diversa fattura e lavorazione, adatta a differenti palati. In Emilia Romagna si contano, infatti, ben 19 vini a marchio DOC e solo uno DOCG, l’Albana di Romagna. L’Albana è un vino bianco della Romagna, prodotto soprattutto nella provincia di Bologna, è un vino tannico e caldo, ottenuto dalla spremitura delle uve del vitignO Albana. Tra i vini a marchio DOC, invece, è possibile annoverare i vini dei Colli: Colli di Parma, Colli di Scandiano e Canossa, Colli Piacentini, Colli di Rimini, Colli Bolognesi, Colli di Faenza e Colli di Imola. Altri vini che vantano il marchio DOC sono il Trebbiano di Romagna, Lambrusco, Sangiovese di Romagna, Cagnina di Romagna ed altri ancora.

        Se volessimo fare un rapido viaggio attraverso le aree vitivinicole emiliane – romagnole, potremmo partire dall’area occidentale della regione, ovvero l’area dei Colli Piacentini in cui viene prodotto il Guttiurnio. Procedendo verso l’interno della regione si entra nell’area di Parma, specializzata nei Colli di Parma DOC. In quest’area sono estremamente diffusi i vitigni a bacca bianca Malvasia di Candia e dal Moscato Bianco e quelli a bacca rossa Barbera e Bonarda. Tra i vitigni stranieri più presenti nell’area citiamo il Pinot, il Merlot, lo Chardonnay e il Sauvignon.

        Al centro dell’Emilia Romagna si estende un’area estremamente importante, in cui viene prodotto il vino portabandiera di questa regione. Chi non sa che il Lambrusco nasce proprio da queste terre! Il Lambrusco si ottiene dalla spremitura di uve a bacca rossa provenienti dall’omonimo vitigno, tipico di quest’area. La particolarità di questo rosso è che si tratta di un vino frizzante estremamente brioso e gradevole. Sono diverse le versioni di Lambrusco prodotte nella regione. Tutte queste tipologie condividono il nome, ma si tratta di vini dalle caratteristiche organolettiche estremamente differenti. Un cliente interessato a scoprirne le differenze, potrà distinguere i vari prodotti attraverso il luogo di provenienza che generalmente segue la denominazione Lambrusco. Possiamo, così, individuare il Lambrusco di Sorbara, di Gasparossa, Montericco, Marani. Tra questi non tutti sono fregiati dal marchio DOC, si distinguono come prodotti a denominazione d’origine controllata solo il Lambrusco Salamino di Santa Croce, il Lambrusco Gasparossa di Castelvetro e il Lambrusco di Sorbara. Usciti dall’area del Lambrusco ci si avvia verso quella dei Colli Bolognesi in cui si producono gli omonimi vini DOC, non meno importanti sono i vini dei Colli di Faenza e di Imola prodotti con le migliori uve a bacca rossa della regione, molte delle quali provenienti da vitigni internazionali come il Sauvignon o il Merlo, ma anche vitigni autoctoni come il Barbera. Si tratta di importanti rossi DOC, strutturati e corposi, prodotti anche nelle versioni di Riserva o Dolce.

        Questo percorso alla scoperta delle maggiori aree di interesse viticolo dell’Emilia Romagna si conclude sulla costa. Il versante orientale della regione è bagnato dal mar Adriatico per una vasta superficie. Ci troviamo nelle aree di Rimini e Ravenna, importanti luoghi turistici nonché interessanti mete enogastronomiche. Qui viene prodotto il rosso Bosco Eliceo DOC, su un terreno estremamente sabbioso, tanto che i vini prodotti in questa zona vengono detti “vini delle sabbie”. A confine con le Marche è possibile individuare un’area estremamente importante in quanto viene prodotto un vino molto apprezzato in Italia e all’estero. Si tratta del Sangiovese di Romagna, prodotto con uve derivanti dall’omonimo vitigno. È un vino corposo, asciutto dal coloro rosso tendente alla vinaccia. Di sicuro uno dei prodotti più rappresentativi della regione.

        Se volessimo fare un rapido viaggio attraverso le aree vitivinicole emiliane – romagnole, potremmo partire dall’area occidentale della regione, ovvero l’area dei Colli Piacentini in cui viene prodotto il Guttiurnio. Procedendo verso l’interno della regione si entra nell’area di Parma, specializzata nei Colli di Parma DOC. In quest’area sono estremamente diffusi i vitigni a bacca bianca Malvasia di Candia e dal Moscato Bianco e quelli a bacca rossa Barbera e Bonarda. Tra i vitigni stranieri più presenti nell’area citiamo il Pinot, il Merlot, lo Chardonnay e il Sauvignon.

        Al centro dell’Emilia Romagna si estende un’area estremamente importante, in cui viene prodotto il vino portabandiera di questa regione. Chi non sa che il Lambrusco nasce proprio da queste terre! Il Lambrusco si ottiene dalla spremitura di uve a bacca rossa provenienti dall’omonimo vitigno, tipico di quest’area. La particolarità di questo rosso è che si tratta di un vino frizzante estremamente brioso e gradevole. Sono diverse le versioni di Lambrusco prodotte nella regione. Tutte queste tipologie condividono il nome, ma si tratta di vini dalle caratteristiche organolettiche estremamente differenti. Un cliente interessato a scoprirne le differenze, potrà distinguere i vari prodotti attraverso il luogo di provenienza che generalmente segue la denominazione Lambrusco. Possiamo, così, individuare il Lambrusco di Sorbara, di Gasparossa, Montericco, Marani. Tra questi non tutti sono fregiati dal marchio DOC, si distinguono come prodotti a denominazione d’origine controllata solo il Lambrusco Salamino di Santa Croce, il Lambrusco Gasparossa di Castelvetro e il Lambrusco di Sorbara. Usciti dall’area del Lambrusco ci si avvia verso quella dei Colli Bolognesi in cui si producono gli omonimi vini DOC, non meno importanti sono i vini dei Colli di Faenza e di Imola prodotti con le migliori uve a bacca rossa della regione, molte delle quali provenienti da vitigni internazionali come il Sauvignon o il Merlo, ma anche vitigni autoctoni come il Barbera. Si tratta di importanti rossi DOC, strutturati e corposi, prodotti anche nelle versioni di Riserva o Dolce.

        Questo percorso alla scoperta delle maggiori aree di interesse viticolo dell’Emilia Romagna si conclude sulla costa. Il versante orientale della regione è bagnato dal mar Adriatico per una vasta superficie. Ci troviamo nelle aree di Rimini e Ravenna, importanti luoghi turistici nonché interessanti mete enogastronomiche. Qui viene prodotto il rosso Bosco Eliceo DOC, su un terreno estremamente sabbioso, tanto che i vini prodotti in questa zona vengono detti “vini delle sabbie”. A confine con le Marche è possibile individuare un’area estremamente importante in quanto viene prodotto un vino molto apprezzato in Italia e all’estero. Si tratta del Sangiovese di Romagna, prodotto con uve derivanti dall’omonimo vitigno. È un vino corposo, asciutto dal coloro rosso tendente alla vinaccia. Di sicuro uno dei prodotti più rappresentativi della regione.