Uva champagne

La Champagne

La Champagne è una regione francese che si trova a circa 150 chilometri ad est della capitale Parigi, da sempre centro vinicolo del paese, storicamente legato alle esportazioni nella vicina Londra.

La regione coltiva viti fin dall'epoca romana, e probabilmente anche prima. Subirono un brusco arresto nel 50 dopo Cristo quando l'imperatore Domiziano, per difendere le uve italiche, decise con un editto di espiantarle dal territorio della regione. Solo nel 282 dopo Cristo l'imperatore Probo abolì l'editto, consentendo alla Champagne di ricominciare la produzione di vino. All'epoca la regione era già famosa per la sua produzione, anche se si trattava di vini ben diversi da quelli odierni, molto rustici e da mescolare con spezie. Fu però durante il Medioevo che i vini della Champagne si affermarono con decisione, specialmente grazie alla posizione geografica che ne fece, nel successivo Rinascimento e con l'avvento del mercantilismo anglosassone, la regione vinicola preferita dai londinesi, più per la vicinanza che per la qualità. L'odierno successo dei grandi vini spumantizzati di Champagne infatti, è strettamente legato a questo rapporto intenso con gli inglesi. Senza di essi forse oggi non si potrebbe parlare di quella che oramai è l'icona del vino spumante nel mondo. Il clima continentale della regione infatti, particolarmente piovoso, regala vini fermi alquanto scialbi e poveri in alcol, con profumazioni appena accennate. Furono i mercanti londinesi i primi ad aggiungere lo zucchero al vino della Champagne per fortificarlo. Da allora questo vino è profondamente cambiato, passando da un anonimo bianco fermo ad uno spumante dolce e ora secco, sinonimo di qualità e aristocrazia, già a partire dall'Ottocento. Le uve con cui viene prodotto sono tre: il Pinot Noir, il Pinot Meunier e lo Chardonnay.

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Lo Chardonnay

chardonnay Lo Chardonnay è l'uva simbolo della qualità dello Champagne, nella rinomata tipologia Blanc des Blancs prodotto esclusivamente con questo straordinario vitigno in purezza, originario dell'altra grande regione vinicola francese, la Borgogna. Il suo nome significa vino, tanto che per lunghissimi anni i bianchi venivano prodotti solo con Chardonnay. È tanto famoso da non avere sinonimi, e amato per molte caratteristiche che lo contraddistinguono. Perfettamente adatto al freddo clima della regione, anche se rende meglio con qualche grado in più, lo Chardonnay spumantizzato qui risulta tra i migliori al mondo. Fornisce un buon apporto alcolico nel vino, e profumazioni tra le più ricercate, dove si possono distinguere la vaniglia, i lamponi, i frutti esotici e i pomodori, oltre a sensazioni di tè, rose e tabacco. Una gamma olfattiva molto complessa che ben lavorata dai produttori della zona diventa un segno aristocratico distintivo, come ad esempio nello Champagne attualmente più considerato, il Salon, esclusivamente prodotto in Blanc des Blancs.

A queste qualità si aggiunge l'estrema facilità di coltivazione che il vitigno offre, con rese anche molto elevate che presuppongono solo un'attenzione particolare alla potatura. I migliori Chardonnay infatti sono quelli che vengono tenuti entro gli 80 hl/ha di produzione. Solo il germogliamento precoce può rappresentare un problema nella fredda regione francese, anche se in questo caso viene in aiuto l'assemblaggio con il Pinot Noir, che invece non incontra nessun problema con questo tipo di clima.


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Il Pinot Noir

pinot noirInsieme allo Chardonnay, il Pinot Noir rappresenta l'essenza dello Champagne, specialmente nei rosati modaioli degli ultimi due decenni, così apprezzati in Giappone e nei paesi anglosassoni.

Anche il Pinot Noir è originario della Borgogna, e una delle prime uve a comparire sul globo. Non fu una delle prime ad essere sfruttate per la vinificazione, in quanto i vari processi di lavorazione del vino vennero elaborati dai popoli del Mediterraneo, in particolare dai Greci e poi dai Romani. Ma si può affermare che quest'uva fu comunque una delle capostipiti dell'enologia, e oggi tra le più importanti e considerata nobile. Il Pinot Noir invece prospera solo nei climi freddi, mentre è totalmente assente in quelli più caldi. A differenza dello Chardonnay è un vitigno capriccioso e incostante, anche se regala quelli che sono considerati tra i migliori vini al mondo. Sensuali e profumati, mai troppo spiccati, il Pinot regala agli Champagne ottimi aromi di frutti rossi, toni floreali ai gerani e alle viole, e con il passare del tempo anche aromi terziari speziati e ricercati.


Uva champagne: Il Pinot Meunier

pinot meunier Il Pinot Meunier è il meno famoso dei tre vigneti che compongono i vini della Champagne, ma viene sfruttato in quanto riesce ad apportare struttura e abbondanza nelle zone in cui i primi due non riescono a fornire solidità al vino. Al contrario di quanto si pensi è molto coltivato, e potrebbe essere una delle prime mutazioni del Pinot Noir, un vitigno che nel tempo ha cambiato spesso naturalmente i suoi geni. Apporta anche acidità e alcol nei vini ed essendo più tardivo del Pinot, può essere coltivato nelle esposizioni più fredde.

Apporta anche una freschezza fruttata allo Champagne, affinando i due componenti principali.



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