Vini Docg

Un acquisto diverso da tutti gli altri

A meno che non siate consumatori superficiali e disinteressati, l’acquisto di una bottiglia di vino non è come l’acquisto dei bicchieri di plastica o dei cucchiai, è tutta un’altra cosa. Richiede cura, attenzione, la lettura delle informazioni relative a ciò che ci accinge a comprare. I bevitori più raffinati considerano l’acquisto di una bottiglia di vino una vera e propria cerimonia: la si brandisce cercando di scrutarne l’interno, la si inclina per vedere sulla parte inferiore ci sono residui, ma soprattutto, si legge fin nel dettaglio l’etichetta. L’etichetta è la carta d’identità del nostro vino: ci dice tutto quello che dobbiamo sapere su di esso: quando e dove è stato prodotto, con quali uve ha visto la luce, chi lo ha prodotto e tutte le altre informazioni necessarie.
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I vini Docg

brunello docgIn particolare, ci sono delle sigle che ci aiutano a fare chiarezza sulla provenienza del vino: sono acronimi ormai conosciuti, a tal punto da aver raggiunto anche campi che esulano dall’enologia. A chi non è mai capitato di sentir pronunciare l’acronimo “DOC”, in una fattispecie che non aveva nulla a che vedere con il vino? Un’altra sigla estremamente comune è la docg. I vini DOCG, o a denominazione di origine controllata garantita sono senza dubbio tra i più sicuri da acquistare, proprio perché seguiti da questa sigla che ne certifica la provenienza e l’origine in maniera inequivocabile. Il nome della DOCG è indicato obbligatoriamente sulla parte superiore dell’etichetta, e consiste semplicemente nella denominazione di una località: si parla di Montepulciano d’Abruzzo, Barolo, Colli Novaresi e via dicendo.

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Vini Docg: Indicazioni necessarie

Qual è la caratteristica essenziale dei vini docg? Questi vini sono prodotti in una specifica zona geografica, rigorosamente indicata sull’etichetta, e nel rispetto del decreto ministeriale. Dal 2010, la legislazione in materia di vini e denominazioni è cambiata non poco, introducendo nuove sigle: non è un caso che da quell’anno alle sigle Docg e Doc si affianchi senza sostituirle la sigla Dop. La domanda che assale il lettore a questo punto dovrebbe essere la seguente: che differenza c’è tra le bottiglie Doc e quelle Docg? I vini a denominazione di origine controllata garantita diventano tali dopo che si sono visti riconosciuto il marchio doc per almeno cinque anni. Il passaggio all’acronimo Docg è, in altre parole, una garanzia di pregio e qualità, un importante riconoscimento di possedere qualcosa in più rispetto agli altri vini: la legge italiana tiene da sempre molto in considerazione la provenienza dei suoi prodotti.



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