Pressa per uva

Immagini indimenticabili...

Ci sono film che rimangono impressi nella memoria collettiva per la storia che raccontano o per il fascino particolare emanato dalle prove d’autore; altri che vengono ricordati per alcune scene nel dettaglio. Scene divertenti, coinvolgenti, che magari riprendono momenti speciali, e lo fanno in maniera indimenticabile. C’è un film di Adriano Celentano, “Il Bisbetico domato”, che è rimasto nella mente di molti italiani soprattutto per la scena della pressatura dell’uva. Celentano è un benestante proprietario terriero che coltiva la terra e produce vino “come si faceva una volta”. Durante la pellicola, lo si vede schiacciare l’uva con i piedi, a ritmo di musica e circondato praticamente da tutto il villaggio, che lo accompagna battendo le mani e cantando insieme a lui. Una scena che spiega più di mille parole l’importanza della schiacciatura dell’uva, la solennità di questo momento, soprattutto in quei luoghi dove è più vivo e meglio conservato, il ricordo delle antiche tradizioni. Ora, naturalmente anche in quei luoghi dove il vino si produce ancora seguendo metodi antichi, è inverosimile che chi proprio pensa di schiacciare l’uva con i piedi sia accompagnato nel farlo da musica ed applausi, ma dovunque, ancora oggi, il momento della schiacciatura del vino è, oltre che una fase fondamentale per l’ottenimento di un buon vino, un momento di grande condivisione popolare. E’ in questi momenti che i villaggi, i borghi contadini, o semplicemente le famiglie si ritrovano e lavorano insieme, in armonia, dando il meglio di quello che possono per dare alla luce un prodotto di alta qualità.
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Una tradizione mai abbandonata

la cantinaQualcuno stenterà a crederci, ma possiamo assicurarvi che c’è ancora chi non solo è rimasto insensibile ai richiami della tecnologia, ma addirittura preferisce schiacciare l’uva con i piedi. Stiamo parlando di quei luoghi dove le tradizioni contadine, naturalmente, sono più forti e radicate. La maggior parte dei viticoltori e dei produttori di vino, per schiacciare l’uva si servono della pressa, uno strumento alimentato dalla corrente elettrica, che consente in poco tempo e senza particolare fatica, di ottenere un mosto abbondante e figlio delle esigenze personali. C’è, infatti, chi preferisce schiacciare l’uva insieme ai raspi, e chi schiaccia solamente gli acini di uva. E’ una scelta che dipende dai gusti e dall’esperienza: in altri articoli di questo sito abbiamo visto quali differenze corrono tra i due tipi di vini.

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La pressa per uva

La pressa per uva è uno degli articoli per la viticoltura più diffusi e più facili da acquistare. Basta recarsi in un negozio specializzato in articoli di agrari, o meglio, di enologia, e sarà possibile scegliere tra una vasta gamma di oggetti, che variano nelle dimensioni, nel prezzo e nella tipologia. La pressa per uva, tra l’altro, funziona in maniera estremamente semplice e funzionale: basta appoggiarla sulla parte superiore dei tini, metterla in azione e versarvi i grappoli d’uva per la schiacciatura. A questo punto, le presse normali schiacciano tutto ciò che incontrano e riversano all’interno dei tini sia gli acini che i raspi, mentre altri tipi di presse consentono la separazione tra le due componenti.


Pressa per uva: Le varie tipologie

A onor del vero, esistono anche altri tipi di presse, che variano nella forma ed anche nei tempi di utilizzo. In molti, infatti, quando utilizzano il termine “pressa per uva”, non si riferiscono alla macchina effettivamente utilizzata per la pressatura dell’uva, bensì ai torchi, che fanno la loro comparsa in una fase successiva ed accolgono le bucce e i raspi derivati dalla prima schiacciatura. Come fare a sapere quando una pressa per uva fa bene il proprio lavoro? E’ necessario, innanzitutto, avere una buona conoscenza dell’ambito della lavorazione del vino, per capire che la pressa migliore è quella che assicura una distribuzione uniforme del prodotto pressato e una buona facilità di convogliamento nella fase di scarico. In altre parole, ciò che viene pressato deve finire negli appositi contenitori senza sforzi e senza sbavature. In commercio, tra l’altro, esistono vari tipi di presse, che si distinguono per la facilità e la forza grazie alla quale riescono a portare a termine il loro compito. Ci sono presse idrauliche, che tuttavia sono molto diffuse non soltanto in ambito industriale, in quanto consentono una pressatura dell’uva costante e senza particolare lavoro fisico. Le aziende migliori, poi, si affidano senza dubbio alle presse a membrana, macchinari che garantiscono ottimi risultati in termini di resa e riescono e funzionano mediante un meccanismo sofisticato ma assolutamente affidabile. Sul territorio nazionale sono decisamente numerose le aziende specializzate nella produzione e nella vendita di presse per la schiacciatura dell’uva e della frutta in genere: in questo senso, l’Italia è uno dei paesi più all’avanguardia in ambito vinicolo. I grandi nomi del mercato italiano richiamo annualmente l’attenzione di produttori vinicoli provenienti da tutto il mondo. Pertanto, basta cercare l’azienda giusta, chiedersi cosa si desidera e scegliere con intelligenza.


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